Dal maggio 1915 al 1916 la Valsugana è segnata da combattimenti che portano a conquiste alterne del territorio, tanto che gli abitanti dei paesi interessati da questo alternarsi di conquiste tra italiani e austroungarici hanno coniato una frase:
“Semo ‘taliani o todeschi ‘ncòi?” (“Siamo italiani o austriaci oggi?”).
Il 1917 è segnato dalla rotta di Caporetto, ma questo disastro militare avrebbe potuto essere evitato se gli alti comandi italiani avessero avuto più fiducia in un’occasione fornita da alcuni soldati in divisa austriaca ma di nazionalità boema e ceca.
Costoro, guidati da un tenente di nazionalità slovena, avrebbero dato la chiave per arrivare alle spalle del nemico passando per il paese di Carzano, i cui occupanti furono drogati permettendo ai bersaglieri di passare ma una volta giunti nelle retrovie nemiche, no furono appoggiati dalle restanti forze predisposte e pertanto subirono la distruzione.
Dopo poco si scatenò l’inferno di Caporetto, con le conseguenze che tutti conosciamo, un’altra occasione mancata a causa della cecità tattica e strategica di alcuni alti ufficiali di allora.
Il diorama in scala 1/32 rappresenta un momento in cui un gruppo di alpini occupa una posizione per il controllo del fondovalle.
I figurini sono della ditta Waterloo ad eccezione dell’alpino mitragliere che fa parte di una collezione di figurini edita da una nota casa editrice del settore.
Tutti sono stati modificati e gli equipaggiamenti autocostruiti.